lunedì 6 aprile 2009

PRESTITI D'ONORE


La regione autonoma della sardegna ha deciso di incentivare le iscrizioni all'Università dei giovani sardi, garantendo un sostegno economico attraverso i prestiti d'onore, che permettono di pagarsi gli studi, per poi restituire quanto speso una volta conseguita la laurea e trovato un lavoro. Con questo strumento regione vuole cancellare il triste primato che vede la Sardegna relegata al 17° posto in Italia per numero di laureati e con soltanto il 50 per cento dei diplomati che si iscrivono a un corso di laurea, a fronte di una media nazionale superiore al 75 per cento.



Nella Finanziaria 2006 sono stati stanziati 2 milioni e 500 mila euro per la concessione di prestiti d'onore agli studenti universitari sardi. La Giunta regionale ha approvato il disegno di legge, predisposto dall'assessore della Pubblica Istruzione, per la costituzione di un Fondo per la concessione di garanzie, di concorso negli interessi e per contributi a fondo perduto.



Questo Fondo di garanzia permetterà l'erogazione dei finanziamenti, che saranno destinati agli universitari iscritti a corsi di laurea triennali e di laurea specialistica a ciclo unico nelle Università sarde, riservando la precedenza agli studenti del primo anno.




L'assegnazione dei prestiti d'onore agli universitari rientra tra gli interventi strategici dell'esecutivo regionale per incrementare i livelli di istruzione nell'Isola. Si tratta di uno strumento di riconosciuta efficacia per spingere i giovani a proseguire gli studi, finora però non utilizzato, nonostante i prestiti d'onore fossero stati introdotti con la legge regionale 37/87 per il diritto allo studio nelle Università sarde, ma mai attivati.




Gli studenti possono infatti pagarsi gli studi universitari beneficiando di un finanziamento a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle di mercato, che verrà restituito una volta ultimati gli studi. L'istituto di credito, cui sarà affidata la gestione del programma di prestito, sarà selezionato tramite bando ad evidenza pubblica. La Giunta predisporrà entro sessanta giorni il piano di attuazione degli interventi, tra i quali ci sono l'ammontare annuale massimo del prestito – differenziato per fuori sede, pendolari e studenti in sede - e le modalità di restituzione.




Da un'analisi predisposta dall'assessorato della Pubblica Istruzione, risulta evidente che tra le cause che spingono ad abbandonare gli studi, c'è anche la difficile condizione finanziaria della famiglia d'origine. Per capire la portata del fenomeno, basta considerare i dati relativi alla concessione di borse di studio per studenti meritevoli, assegnati dall'Ersu di Cagliari e Sassari.




Nell'anno accademico 2005-2006 sono stati stanziati 12 milioni di euro, che hanno permesso di soddisfare soltanto il 60 per cento delle richieste, con il risultato che 2.099 studenti idonei alla borsa di studio non ne hanno potuto beneficiarne.




A Cagliari sono stati 1448 gli studenti esclusi, di cui ben 1143 matricole, a Sassari 651, di cui 250 iscritti al primo anno. Da qui la decisione di privilegiare il sostegno alle matricole, per incentivare le iscrizioni all'Università.

Finalmente buone notizie per una terra troppo spesso svantaggiata, questi prestiti d'onore sono un incentivo allo studio.....Teniamo solo presente che in america chiunque voglia continuare gli studi nei collage,visto le enormi spese, sono costretti ai prestiti che pagheranno dopo aver trovato un posto di lavoro....

Nessun commento: